MONGOLIA


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19-26 GIUGNO 2024
10 giorni
volo da Milano Malpensa
  1. 119 giu. Mer. Malpensa Terminal 1 / volo notturno per Ulaanbaatar

    Ore 08.30 ritrovo a Malpensa. Ore 10.40 partenza con volo di linea notturno per Ulaanbaatar, via Istanbul (arrivo ore 14.35 a Istanbul, ora locale: un’ora avanti rispetto all’Italia). Ore 18.10 partenza del volo per Ulaanbaatar (più 6 ore rispetto all’Italia).  Cena e pernottamento a bordo.

  2. 220 giu. Gio. Arrivo a Ulaanbaatar (+ 6 ore rispetto all’Italia)

    Ore 7.10 arrivo all’aeroporto Gengis Khan di Ulaanbaatar e trasferimento in città. Visita a Gandan Khiid, uno dei più importanti monasteri della Mongolia (fondato nel 1838 venne chiuso dai comunisti nel 1938. Nel 1944 venne però riaperto e rimase l’unico monastero in funzione in tutta la Mongolia. Pranzo e inizio visita della città, capitale della Mongolia cominciando dalla piazza dedicata a Gengis Khan, il mongolo più celebre al mondo, tornato in auge dopo l’eclisse subita in epoca comunista. Ingresso al Museo di Storia Nazionale che fornirà un approfondito sguardo d’insieme sulla storia e la cultura del popolo mongolo. Visita alla Cattedrale cattolica dei santi Pietro e Paolo. Sistemazione in albergo. Cena e pernottamento.

  3. 321 giu. Ven. Ulaanbaatar / Baga Gazriin Chuluu (260 km)

    Colazione e carico valigie. Partenza al mattino presto verso il sud della Mongolia attraverso magnifici paesaggi stepposi. Pranzo durante il percorso. Arrivo a Baga Gazrin Chuluu, una formazione di roccia granitica che sorge in un bellissimo scenario naturale, con le rovine di un antico tempio. Questa località è considerata sacra ed è meta di frequenti pellegrinaggi. Visita del magnifico canyon di Surtiin Am; alla grotta con raffigurazione animali ed alle rovine del tempio. Cena e pernottamento nelle caratteristiche tende mongole, le gher.

  4. 422 giu. Sab. Baga Gazriin Chuluu /Tsagaan Suvarga (230 km)

    Colazione e carico valigie. Partenza per visita alle rovine del tempio Sum Khukh Burd. Proseguimento verso uno dei luoghi più pittoreschi del deserto dei Gobi: Tsagaan Suvarga, il cui nome significa Stupa Bianco. Si tratta di un insieme di scenografiche formazioni calcaree, alte fino a 60 metri, con striature multicolore tendenti al rosso, la cui particolarissima forma è dovuta all’erosione dell’acqua e del vento. Pranzo in un campo tendato. Visita alle grotte che custodiscono pitture rupestri risalenti all’età del Bronzo. Partenza per il campo tendato delle gher. Sistemazione. Cena e pernottamento.

  5. 523 giu. Dom. Tsagaan Suvarga - Parco Nazionale Gurvan Saikhan / Yolyn Am (220 km)

    Colazione e carico valigie. Partenza verso il deserto di Gobi. Arrivo nella catena montuosa del Parco Nazionale di Gurvan Saikhan, uno dei più grandi e suggestivi della Mongolia, posto a circa 2.500 m sul livello del mare. Questo parco è ricco di rare specie di uccelli (condor, aquile, avvoltoi, ecc.) e mammiferi (argali, ibex siberiano, volpe, lince, cammello selvatico, gazzella dalla coda nera, leopardo delle nevi e orso del Gobi). Pranzo. Visita al canyon Yolyn Am Valley (Bocca dell’Avvoltoio), situato al centro del deserto del Gobi, dal paesaggio spettacolare ed insolito. Santa Messa nel corso della giornata. Trasferimento nel campo gher. Cena e pernottamento.

  6. 624 giu. Lun. Yolyn Am / Khongor sand Dunes

    Colazione e carico valigie. Partenza verso le dune di sabbia di Khongor, (220 km) sempre all’interno del deserto del Gobi. Conosciute anche come “le dune cantanti” per il suono particolare che il vento produce sfiorandone la superficie, si estendono a perdita d’occhio e sono le più impressionanti dell’intera Mongolia, da qui si godono panorami mozzafiato. In questa zona si trovano resti di antichi monasteri e città, tumuli funerari e grotte con petroglifi. Pranzo durante il percorso. Segue la visita nella tenda di una famiglia nomade di allevatori di cammelli per apprezzare l’ospitalità dei nomadi mongoli. Cena e pernottamento nel campo gher.

  7. 725 giu. Mart. Khongor / Bayanzag (170 km)

    Colazione e carico valigie. Partenza per le Rocce infuocate di Bayanzag, luogo straordinario sia per la sua bellezza sia per la sua importanza scientifica. In questa località, caratterizzata da rocce che, soprattutto al tramonto, assumono colorazioni incredibili, sono state fatte notevoli scoperte paleontologiche dall’esploratore americano Roy Chapman Andrews (26.01.1884 – 11.03. 1960). Pranzo durante il percorso. Nel pomeriggio visita della foresta di saxaul, un arbusto caratteristico di questa regione del Gobi. In serata rientro al campo gher. Cena e pernottamento.

  8. 826 giu. Merc. Bayanzag / Ongi Monastery (185 km)

    Colazione e carico valigie. Partenza verso il nord, alle rovine del monastero di Ongi, uno dei tre più antichi centri monastici della Mongolia, situato nei pressi dell’omonimo fiume. Pranzo lungo il percorso. Nell’epoca del suo massimo splendore il tempio ospitava circa mille monaci ed era un importante centro di istruzione buddista, ma durante il periodo comunista venne completamente distrutto e i tutti i Lama furono uccisi, secondo modalità molto simili a quanto avvenuto in URSS e Cina. Ora il complesso è sottoposto ad un lento processo di ricostruzione. Cena e pernottamento nel campo delle gher.

  9. 927 giu. Gio. Ongi / Kharkhorin (300 km)

    Colazione e carico valigie. Partenza al mattino presto in direzione della cittadina di Kharkhorin.  Lungo il percorso sosta per visita alla parrocchia cattolica della Consolata di Arvaikheer e, se possibile,  incontro con Mons. Marengo, Prefetto apostolico di Ulaanbaatar, eletto recentemente Cardinale. Si procede quindi per Kharkhorin sulle sponde del fiume Orkhon, dove si trovano i resti dell’antica Karakorum, costruita nel 1220, che fu per un secolo e mezzo la capitale dell’impero mongolo nel XIII secolo. Pranzo lungo il percorso. La città venne distrutta nel 1380, ma sulle rovine venne costruito circa due secoli dopo il grande monastero buddhista di Erdene Zuu, il primo e più ampio monastero del Paese, anch’esso devastato in epoca comunista. Visita ad alcuni templi con dipinti e statue buddiste risalenti al XVII secolo. Cena e pernottamento nel campo delle gher.

  10. 1028 giu. Ven. Kharkhorin / Ulaanbaatar (380 km)

    Colazione e carico valigie. Partenza in direzione di Ulaanbaatar, con varie tappe nel corso del viaggio. Pranzo in un tradizionale campo nomade. Si potrà godere di un piccolo spettacolo che mostra lo stile di vita nomade dei mongoli. Se possibile, incontro presso i Salesiani che hanno una casa per “bambini di strada” e dal 2018 seguono la parrocchia “Sacra Famiglia”, nel piccolo villaggio di Shovoo. Arrivo nella capitale e sistemazione in albergo. Cena e pernottamento.

  11. 1129 giu. Sab. Ulaanbaatar / Malpensa T1

    Colazione e trasferimento in tempo utile all’aeroporto. Partenza per l’Italia con il volo delle ore 8.40 via Istanbul. Arrivo previsto in Italia alle ore 18.20.

     

    La non corrispondenza delle infrastrutture ai nostri standard, rende necessario un ampio spirito di adattamento e pazienza che verrà ricompensata dalla bellezza dei paesaggi. I percorsi fuori Ulaanbaatar sono su piste e verranno effettuati con jeep 4×4 e quindi con tempi, a volte, lunghi.

a partire da 3.850 € a persona

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